giovedì, Dicembre 18, 2025
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Sicilia hub energetico del Paese: investimento di 3,5 miliardi di euro per una rete elettrica più sicura e green

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La Sicilia si conferma al centro della strategia di sviluppo della rete elettrica nazionale di Terna, la società guidata da Giuseppina Di Foggia, che nell’isola concentra il più rilevante volume di investimenti. Con 3,5 miliardi di euro previsti dal Piano di Sviluppo 2025-2034, la regione diventa un laboratorio infrastrutturale per rendere il sistema elettrico più sicuro, resiliente e capace di accompagnare la transizione energetica. Tra le opere già entrate in esercizio spicca il collegamento Paternò–Pantano–Priolo, che rafforza l’affidabilità della rete nella Sicilia orientale e migliora i flussi di energia tra Catania e Siracusa, favorendo anche l’integrazione delle fonti rinnovabili. Complessivamente sono 18 i cantieri attivi, a partire dal Tyrrhenian Link, elettrodotto sottomarino strategico che collegherà Sicilia, Sardegna e Campania, destinato a stabilire un primato mondiale per profondità e a rafforzare il sistema elettrico italiano. Nella parte occidentale dell’isola è in costruzione l’elettrodotto Chiaramonte Gulfi–Ciminna, prima linea a 380 kV dell’area, mentre a Messina è previsto un nuovo collegamento interrato per aumentare la resilienza della rete agli eventi climatici estremi. Sul fronte autorizzativo, nel 2025 sono arrivati nuovi via libera, anche a supporto dell’elettrificazione ferroviaria Palermo–Catania. Completano il quadro i collegamenti sottomarini Bolano–Annunziata ed Elmed verso la Tunisia. Terna gestisce in Sicilia 4.600 km di linee e 81 stazioni elettriche, confermando il ruolo strategico dell’isola nel futuro energetico del Paese.

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