Cinque giorni dopo l’iniziativa di pulizia che aveva trasformato il parcheggio di via Peppino Alì in un simbolo di cittadinanza attiva, alcuni sacchi (e non solo) pieni di rifiuti raccolti dai volontari sono ancora lì, in bella vista, anche con il rischio di dispersione. Un’immagine amara che rischia di vanificare lo spirito di impegno e solidarietà che sabato scorso aveva unito oltre trenta persone, tra giovani, migranti, detenuti e cittadini, in un’azione concreta per la città. Ricordiamo che l’intervento, promosso da Plastic Free in collaborazione con Seconda Chance, con il sostegno del Comune di Caltagirone e di associazioni come Cives, Kalta Street Eagles e Rotaract Club, aveva portato alla raccolta e differenziazione di circa 700 chili di rifiuti. Il disservizio era già stato segnalato nei giorni scorsi dalla nostra redazione, senza che però si registrassero interventi risolutivi. La vicenda ha suscitato grande attenzione pubblica, con quasi 20.000 visualizzazioni della notizia sulla pagina web del nostro giornale, a conferma di quanto il tema della cura e del decoro urbano sia sentito dai cittadini. Un episodio che invita a riflettere: un gesto civico così importante merita di essere valorizzato e accompagnato da un impegno concreto, affinché l’entusiasmo dei cittadini non si perda ma diventi esempio di partecipazione attiva e continuità.
Caltagirone, socialità e impegno non bastano: alcuni sacchi di rifiuti, raccolti sabato dai volontari, restano abbandonati in via “Peppino Alì”
