“Anche il vice ministro Castelli ha ravvisato l’anomalia rappresentata da un emendamento che, inserito nel contesto del Sostegni bis, poco o nulla ha a che vedere con lo spirito di una normativa tesa a garantire supporto alle imprese penalizzate dalla crisi pandemica. Anzi, in questo modo, si rischia di ottenere l’effetto contrario e di penalizzare le imprese di questi territori rispetto a cui non si può registrare, per storia, tradizione e soprattutto posizione geografica, alcun tipo di contiguità. Abbiamo esortato il vice ministro Castelli, che ha preso atto delle nostre perplessità, ad accelerare il più possibile l’iter finalizzato a rimettere in discussione la normativa appena approvata e a dare vita a un percorso di rivisitazione della normativa che riguarda le Camere di commercio così da renderle più omogenee e più rispondenti alle esigenze delle imprese a cui si rivolgono”. E’ quanto dichiarato dal presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, nel corso di un incontro tenutosi a Pozzallo con il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli, sul paventato accorpamento di cinque Camere di Commercio in Sicilia (Siracusa, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta e Trapani).