sabato, Luglio 27, 2024
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Benessere, salute e felicità, nuovo “focus” nazionale

di Alfonso Magno

Un “focus” è stato puntato sulla felicità da parte dell’Osservatorio BenEssere Felicità, il quale si è posto come obiettivo il determinare la percezione di felicità e di benessere nell’ambito lavorativo e nella vita quotidiana. Inoltre, misura per primo la percezione della solitudine sotto diverse prospettive. Il sistema di “screening” è basato su contenuti di indagine sviluppati e testati scientificamente da esperti mondiali del settore a partire dagli anni ’80 per rinforzare un orientamento culturale all’interno del movimento “Happiness & Wellbeing” attualmente in atto in Italia.
Un questionario online, con venti domande, è stato recentemente posto a 1.314 (759 uomini e 555 donne) lavoratori residenti nel territorio italiano (dipendenti 72,3%, liberi professionisti 27,7%) e composto dai cosiddetti “Generazione Z”, “Millennials”, “GenX” e “Baby Boomers”. I dati sono poi stati aggregati aree geografiche: residenti nel Nord-est, Nord-ovest, Centro e Sud (Aree Nielsen).
Dall’analisi dei dati forniti emergono forti differenze fra il nord-est italiano e le regioni del sud Italia, le quali risultano essere le più felici e soddisfatte professionalmente. Il sud Italia, infatti, ha risposto positivamente alle domande “Quando lavoro mi appassiono tanto da dimenticare tutto il resto?” con il 67,7% della popolazione ponderata; “Sento un forte senso di appartenenza alla mia organizzazione?” con il 68,7% e “I miei meriti vengono riconosciuti?” con il 58,2%. I residenti nel nord-est – il volano economico nazionale – hanno risposto, alle stesse domande, con il 57,0%, 55,5% e 41,0%.
Se alcuni dati erano già visibili a occhio nudo, analizzando in maggior dettaglio la significatività statistica è emerso un sud più felice sul posto di lavoro, al quale fa da contraltare un nord-est in sofferenza. Quest’analisi ha stupito e interrogato perché ha messo in evidenza come la presunta correlazione tra felicità e produttività non sia stabile nelle regioni italiane del nord-est.
Ci sono differenze importanti anche tra i due estremi settentrionali della Penisola, dove il Triveneto e l’Emilia-Romagna segnalano un maggior senso di isolamento (34,4%), meno felicità (65,6%) e una maggior sensazione (34,4%) di essere tagliati fuori rispetto ai residenti in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia relativamente con il 20,4%, 79,4% ed il 19,7%.

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