A proposito dell’ennesima indifferibile e reale Riforma della Pubblica Amministrazione:La Riforma della Pubblica Amministrazione non è soltanto all’interno di essa,ma,sostanzialmente all’esterno,come ricaduta nei confronti degli utenti,che patiscono i disservizi anche dello Smart working.Il “lavoro agile”,se lasciato libero di dispiegarsi senza controlli degli esiti e dell’efficacia ed efficienza, soprattutto nei confronti degli utenti più fragili, psico-fisici, non digitalizzati o privi di strumenti concreti e di tecnicalità informatica, il ” lavoro da remoto” crea una Riforma monca: migliora il ricambio generazionale e formativo nell’aggiornamento dei dipendenti,ma non rassicura l’ampia platea dell’utenza di un servizio di maggiore prossimità,più capillare, semplificato nelle procedure e nei tempi di attuazione. Accelerare la Riforma,nelle nostre zone economicamente deve significare prestare servizi al cittadino formato, informato e capace di adempiere agli adempimenti burocratici,ma soprattutto non lasciare realmente indietro nessun essere umano dall’assistenza competente e aggiornata, soprattutto in presenza, facendo produttivo e doveroso servizio pubblico, nell’interesse di tutte le comunità meno attrezzate,diminuendo le insopportabili disuguaglianze territoriali e sociali. Sarebbe un forte segno di DEMOCRAZIA a partire dal basso!
Gesualdo Orlando