Francesco Cannizzo, rappresentante degli imprenditori del Comitato art. 79, commenta con soddisfazione l’ordinanza del Tribunale di Caltagirone che ha rigettato la richiesta di sfratto avanzata dall’ex ASI guidata dal commissario Salvatore Nicotra. «Così si pongono le basi per il riconoscimento di diritti troppo a lungo negati a imprenditori che hanno garantito lo sviluppo della zona industriale di Caltagirone, oggi a rischio distruzione». Cannizzo esprime rammarico perché la soluzione, seppur momentanea, è arrivata solo dal tribunale, mentre la politica regionale non ha ancora fornito riscontri concreti. Ringrazia inoltre i legali, l’avv. Salvo Romeo, Seba Virga e Gaetano Amato, e il Vescovo Mons. Peri, per il sostegno morale e la partecipazione attiva nelle trattative. I legali evidenziano come il Tribunale abbia riconosciuto che la vicenda non è una semplice morosità, ma un caso giuridico complesso. La decisione tutela oltre 14 aziende della zona industriale di Caltagirone, che rischiavano di chiudere con gravi conseguenze per il territorio. Ora il Comitato auspica che la Regione mantenga gli impegni presi e trovi una soluzione definitiva che rispetti gli interessi e i diritti reciproci.
Caltagirone, il Tribunale respinge lo sfratto per le 14 aziende nella zona industriale. Cannizzo: “la Regione faccia la sua parte”
