lunedì, Ottobre 6, 2025
HomeEconomiaZona industriale di Caltagirone: ascoltato l'appello del Vescovo, Mons. Calogero Peri

Zona industriale di Caltagirone: ascoltato l’appello del Vescovo, Mons. Calogero Peri

Riconoscimento della specificità del caso Caltagirone, il blocco temporaneo delle procedure esecutive, valutazioni immobiliari eque, e la richiesta alle imprese di formalizzare una proposta condivisa, basata sulle indicazioni discusse. Questi i punti importanti emersi nel corso dell’incontro a Palermo nel tavolo tecnico voluto dall’Assessorato Regionale alle Attività Produttive, un momento cruciale per affrontare la complessa situazione della zona industriale di Caltagirone al quale ha partecipato anche il Vescovo di Caltagirone, Mons. Calogero Peri. Al centro dell’incontro, promosso dall’Assessore Edy Tamajo, la questione degli immobili industriali e dei contenziosi in atto, che coinvolgono numerose imprese – in particolare del comparto ceramico – radicate da anni nel territorio. Una realtà che rappresenta non solo un presidio economico, ma anche sociale e culturale per l’intera area calatina. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti istituzionali, imprenditori, i commissari degli enti preposti e il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, che ha proposto l’inserimento nella prossima Legge Finanziaria regionale di una norma specifica per regolarizzare la posizione delle aziende e scongiurare la dismissione dell’intero comparto. Mons. Peri, intervenuto al tavolo, ha sottolineato l’importanza del dialogo: «Essere stati ascoltati, vedere seduti attorno allo stesso tavolo soggetti istituzionali diversi, è già un primo segnale concreto. Salvaguardare aziende e posti di lavoro significa garantire futuro e dignità al territorio». L’Assessore Tamajo ha confermato l’impegno del Governo regionale nel sostenere il tessuto produttivo locale, posizione condivisa anche dal commissario liquidatore dei consorzi ASI, Salvo Nicotra. «Il tempo dell’attesa è finito – ha concluso Mons. Peri – è il momento della responsabilità, della legalità che accompagna e non ostacola, del lavoro che costruisce futuro». L’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali continuerà a monitorare l’evolversi della vicenda, nel segno di un confronto trasparente e orientato al bene comune.

Più letti