Smentisce con decisione le accuse di disinteresse e rivendica l’impegno concreto del Centrodestra per la sanità nel territorio, Giuseppe Zitelli (Fratelli d’Italia), nella foto, segretario della VI Commissione Salute dell’Ars, che risponde alle polemiche sulla situazione dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone, oggetto in questi giorni di un acceso dibattito pubblico e politico. “Dice il falso chi sostiene che il Centrodestra si sia disinteressato dell’ospedale di Caltagirone – dichiara Zitelli -. Così come gli altri della Sicilia, anche il “Gravina” in questi anni è stato oggetto di costante supporto in Commissione Sanità dell’Ars in particolare modo da Fratelli d’Italia”. “Grazie al senso di responsabilità che caratterizza la nostra azione politica – continua Zitelli – si sono contenuti al minimo gli effetti della riorganizzazione della rete ospedaliera. Va chiarito, infatti, che il percorso di rimodulazione poggia su precisi criteri che tengono conto soprattutto dell’attuale popolazione di ciascuna area geografica ed è noto a tutti- forse non alla Sinistra- che in alcune zone della Sicilia si sta assistendo a una progressiva riduzione dei residenti. Nonostante queste premesse, grazie al nostro intervento nella proposta relativa alla nuova rete ospedaliera per l’ospedale di Caltagirone i posti letto- cioè 236- sono superiori rispetto ai 186 effettivamente attivati alla data del 6 giugno 2025 dell’attuale rete che solo sulla carta ne prevedeva 261. Inoltre ci sarà il potenziamento della Medicina generale, della Neurologia, della degenza ordinaria in Malattie Infettive e si deve considerare anche il supporto che sarà garantito dall’Ospedale di Comunità previsto dal PNRR Salute. Fratelli d’Italia – conclude Zitelli – continuerà a battersi per la salvaguardia degli ospedali del territorio e in particolare di quelli lontani dalle città metropolitane. Spiace, purtroppo, constatare l’irresponsabile condotta di chi spaventa i pazienti e loro famiglie con polemiche demagogiche e strumentali basate su dati incompleti o peggio ancora imprecisi”.