E’ stato approvato in Commissione Bilancio dell’ARS un emendamento al bando Irfis per gli aiuti all’editoria che esclude le radio dalla possibilità di partecipare per i prossimi tre anni. Potranno accedere ai fondi solo:imprese operanti nel settore dell’editoria cartacea o digitale, emittenti televisive, anche comunitarie, agenzie di stampa che producono un notiziario regionale sulla Sicilia da almeno 3 anni e con almeno due giornalisti contrattualizzati nella Regione. Le radio siciliane, che da decenni garantiscono una presenza informativa capillare e tempestiva nei territori, vengono “cancellate” da questo provvedimento, ignorando completamente il loro ruolo storico, sociale e democratico nella diffusione delle notizie e nella costruzione di un’opinione pubblica informata. È inaccettabile che proprio in un momento storico in cui la radio si conferma strumento di prossimità, accessibile e affidabile, venga privata di qualsiasi forma di sostegno istituzionale.
“Facciamo appello a tutti gli esponenti politici, ai rappresentanti istituzionali, e ai parlamentari siciliani per intervenire SUBITO per modificare questo emendamento ingiusto e difendere il pluralismo dell’informazione e il diritto delle radio a continuare a svolgere il loro servizio insostituibile per le comunità siciliane. Unitevi alla protesta delle radio siciliane. Non spegnete “la nostra voce!”