Allarme sicurezza sul lavoro in Italia. Nei primi sei mesi del 2025, le vittime sono state 502, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. A rivelarlo sono i dati INAIL elaborati dall’Osservatorio Vega Engineering, che evidenziano un preoccupante incremento delle morti “in itinere”, ovvero quelle avvenute durante il tragitto casa-lavoro, passate da 105 a 140 casi. L’allarme è particolarmente forte al Sud, dove le regioni registrano un’incidenza di decessi superiore alla media nazionale. In “zona rossa” si trova la Sicilia, insieme a Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Puglia, Abruzzo e Campania. “Non possiamo considerare questi numeri inevitabili”, commenta Salvo Politino di Assoesercenti, che chiede una strategia nazionale di prevenzione più incisiva, con un maggiore supporto alle imprese e investimenti nella cultura della sicurezza.