venerdì, Luglio 11, 2025
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Sanità territoriale: Conferenza provinciale dei sindaci sulla rimodulazione della rete ospedaliera

Si è tenuta ieri, presso la Città Metropolitana di Catania, la Conferenza provinciale dei sindaci alla presenza dell’assessora regionale alla Sanità, Daniela Faraoni. Oggetto del dibattito, la proposta di rimodulazione della rete ospedaliera siciliana, che ha sollevato forti perplessità tra i primi cittadini. La proposta regionale prevede una riduzione di 46 posti letto per l’ospedale di Caltagirone, che passerebbe da 261 a 215. Un taglio significativo che, come sottolineato dai sindaci, non crea quella complementarietà auspicata con il vicino ospedale di Militello in Val di Catania. A ciò si aggiunge il mantenimento dei posti letto ad Acireale e un “potenziamento esponenziale” di Paternò, da 28 a 63 posti. I sindaci del Calatino hanno espresso “dissenso e preoccupazione” per quella che definiscono una proposta “insoddisfacente e non consona ai bisogni delle aree interne”, le quali necessitano al contrario di potenziamento. Su proposta del sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, la Conferenza ha deciso all’unanimità di non esprimere parere, concedendo otto giorni ai sindaci per formalizzare proposte alternative che riflettano le reali necessità del territorio, mirando a “salvaguardare e tutelare i nostri ospedali e il diritto alla salute dei nostri cittadini”. Le proposte saranno poi sottoposte alla Giunta di Governo e alla Commissione parlamentare dell’Assemblea regionale siciliana. Un segnale di apertura e confronto arriva dalla sanità catanese. L’Asp di Catania, guidata dal direttore generale Giuseppe Laganga Senzio, ha avviato una serie di incontri diretti con i sindaci dei Comuni che ospitano presidi ospedalieri. L’iniziativa, concordata con l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, segue la recente presentazione della proposta di revisione della rete ospedaliera provinciale e mira a raccogliere le istanze dei territori. La notizia è stata accolta con favore dal deputato regionale di Grande Sicilia, Giuseppe Lombardo, che ha sottolineato l’importanza di questo approccio. “La sanità pubblica ha bisogno di programmazione, ma anche di ascolto e partecipazione”, ha dichiarato Lombardo. A suo parere, il confronto con gli amministratori locali è un passo nella giusta direzione, poiché permette di armonizzare i criteri tecnici con le reali esigenze della popolazione. Riguardo l’Ospedale di Caltagirone, l’Asp ha già fornito rassicurazioni. Il numero complessivo di posti letto per acuti non subirà alcuna riduzione, a conferma che saranno considerati anche 16 posti letto di Semi-intensiva, inizialmente non riportati per un mero errore. Verrà inoltre ripristinato il modulo di Recupero e riabilitazione funzionale. Un’ulteriore proposta, lanciata sempre dall’onorevole Lombardo, è l’istituzione di un’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia. Una scelta, a suo dire, supportata da dati che evidenziano la necessità di potenziare questa branca specialistica nell’area.

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