lunedì, Dicembre 22, 2025
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Le aquile sui leoni: il Ramacca U14 conquista il derby provinciale e ritrova la propria identità

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Sabato scorso lo stadio “Pino Buongiorno” della città di Caltagirone è stato il teatro della quinta giornata del Campionato Provinciale FIGC Giovanissimi Under14, Girone A di Catania. Una giornata speciale, perché non si è trattato di una partita come le altre: è andato in scena il derby tra Ramacca 1985 e Real Calcio Palagonia, una sfida che anche a livello giovanile ha saputo portare con sé storia, appartenenza e orgoglio. Il Ramacca si è presentato all’appuntamento con un obiettivo chiaro: crescere, capire chi fosse davvero e trovare finalmente un’identità. I ragazzi hanno avvertito fin da subito il peso della gara e nei primi minuti è emerso anche un certo timore. Il Palagonia è partito meglio, con maggiore energia e scioltezza, mentre il Ramacca è apparso inizialmente contratto, quasi schiacciato dall’importanza della partita. Con il passare dei minuti, però, qualcosa è cambiato. I ragazzi, guidati e continuamente stimolati dal Mister Pippo Costanzo, hanno iniziato a lottare, a parlarsi, a sostenersi l’un l’altro. Hanno capito che quella gara non si sarebbe vinta solo con la tecnica, ma con il cuore, con l’atteggiamento giusto e con la voglia di sudare quella maglia fino all’ultimo minuto. Il Ramacca ha così iniziato a crescere, prendendo campo e fiducia. Il gol dell’1-0, firmato da Ruffino, ha sbloccato la partita e liberato energie importanti. Poco prima dell’intervallo è arrivato anche il raddoppio, ancora con Ruffino, un colpo pesante che ha cambiato il volto del match e ha dato ai ragazzi la consapevolezza di potersela giocare davvero. Nel secondo tempo il Ramacca è rientrato in campo trasformato. Non c’era più paura, ma coraggio, voglia di rischiare, di aiutarsi e di giocare per il compagno accanto. La squadra ha preso in mano la partita, ha condotto il gioco e ha lottato su ogni pallone, mostrando spirito di sacrificio e compattezza. È arrivato così anche il gol del 3-0, frutto di un’autorete del portiere avversario, prima del definitivo 3-1 che ha chiuso il derby e consegnato al Ramacca una vittoria pesante, non solo per la classifica ma soprattutto per il percorso di crescita del gruppo. È stata una partita difficile e dura, fatta di palloni lunghi, duelli e sacrificio. Proprio in gare di questo tipo si costruisce l’identità di una squadra giovane. In questo senso, il Ramacca ha dimostrato di aver compiuto un passo avanti importante, sotto il profilo caratteriale e collettivo. Ma questa vittoria non è stata solo dei ragazzi in campo. Sugli spalti, per la prima volta dopo tantissimi anni, si è sentito qualcosa di speciale. Si è sentita la città, l’affetto, il calore, quell’urlo che mancava da troppo tempo: “Forza Ramacca”. Genitori, famiglie e cittadini hanno scelto di esserci, di sostenere e accompagnare questi ragazzi in un percorso che non è fatto soltanto di risultati, ma anche di valori, educazione e senso di appartenenza. La tribuna ha fatto la differenza, dando coraggio nei momenti difficili e spingendo la squadra quando serviva uno sforzo in più. Questa vittoria è nata dal campo, ma è cresciuta sugli spalti. È frutto del lavoro quotidiano, ma vive nell’abbraccio di una comunità che sta lentamente tornando a stringersi attorno ai propri colori. Il Centro Polisportivo Ramacca 1985 si è detto orgoglioso di questi ragazzi, del loro impegno, della loro crescita e del loro comportamento. Orgoglioso anche di una città che sta riscoprendo il piacere di sostenere e sentirsi parte di un progetto sportivo e umano. La strada resta lunga e il percorso è appena iniziato. Ma sabato scorso, al “Pino Buongiorno”, non sono arrivati soltanto tre punti. È tornato qualcosa di più grande: l’identità, l’appartenenza e il cuore del Ramacca Calcio. Da qui, si riparte.

Riccardo Limoli

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