Una volta si mandavano al rogo le streghe senza processo ;oggi,a Vizzini, si mandano al rogo le macchine. Un messaggio subito recapitato ,più veloce del cellulare ,per dare una risposta o forse per attuare una vendetta. A recapitare il messaggio le auto posteggiate lungo il marciapiede,e nella terra di Verga si lancia una sfida rusticana ma si attacca la proprietà in modo caloroso. E sono già sette i falò in pochi mesi e in diversi posti del paese e stavolta si è scelto la via più trafficata del paese ,la via Agosta e alle prime luci dell’alba che è poi la scena iniziale del don Gesualdo ma stavolta non c’è il campanone che suona per primo e mette in moto le altre campane delle chiese nè un accorrere di gente a veder l’incendio in casa Trao. Dalla letteratura alla realtà e viceversa. Le macerie sono state prontamente rimosse ed è stata fatta pulizia. L’opposizione non ha perso tempo nel chiedere un consiglio straordinario sulla sicurezza a Vizzini. Anche se il problema da tempo è stato dovutamente non attenzionato e rimane in vigore la licenza di incendiare , rapinare, scassinare, scippare.
Gregorio Busacca




