CALTAGIRONE – Domani, lunedì 10 novembre, l’Ospedale “Gravina” di Caltagirone inaugura due nuove apparecchiature di diagnostica di ultima generazione: una risonanza magnetica ad alto campo da 1,5 Tesla e un angiografo digitale.
Si tratta di un investimento strategico finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per un investimento di 891.820,00 euro, che segna un salto di qualità per la diagnostica pubblica del territorio.
All’evento, previsto alle ore 11.00, parteciperanno il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, on. Gaetano Galvagno, l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, il vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino.
Con loro, il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, i deputati regionali del territorio, i sindaci dei comuni calatini e le autorità civili e militari.
A suggellare la cerimonia sarà la benedizione del vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, che rivolgerà un messaggio di augurio alla comunità ospedaliera.
Progettata per offrire immagini di qualità comparabile a quelle di un sistema da 3 Tesla, garantisce prestazioni elevate, maggiore comfort per i pazienti e tempi di esame ridotti.
Durante i lavori di installazione, avviati lo scorso maggio, l’ospedale ha mantenuto operativa una risonanza magnetica mobile, assicurando la continuità dei servizi diagnostici.

L’intervento ha comportato anche l’adeguamento strutturale e impiantistico dei locali del reparto di Radiologia, per un investimento complessivo di oltre 1,1 milioni di euro.
A completare la nuova dotazione, un angiografo digitale di ultima generazione, che consentirà di eseguire esami e procedure interventistiche cardiologiche e vascolari con maggiore precisione e sicurezza.
«I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresentano una straordinaria opportunità per introdurre elementi significativi di innovazione a beneficio dell’intera collettività, consentendo di dotare i nostri ospedali di tecnologie d’avanguardia necessarie per migliorare la qualità dei servizi offerti. Un cambio di passo che gratifica l’azione di questa Direzione strategica e di tutti gli uffici coinvolti», afferma Laganga Senzio.
L’attivazione delle nuove apparecchiature rappresenta un passo concreto verso una sanità territoriale più moderna e accessibile, capace di offrire prestazioni di alto livello anche fuori dai grandi centri urbani.
Per i cittadini del Calatino, che spesso erano costretti a spostarsi a Catania per esami complessi, si apre ora una prospettiva di cure più vicine, rapide ed efficienti.
L’attenzione sull’Ospedale “Gravina” torna dunque nell’agenda del Governo Schifani, come dimostrano le presenze istituzionali annunciate per l’inaugurazione di domani.
Un segnale atteso da tempo, che potrebbe finalmente tradursi in un impegno concreto per il rilancio della sanità del Calatino.
Proprio ieri, il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, in un’intervista al nostro giornale, ha ricordato che “gli investimenti in tecnologia devono essere accompagnati da altrettanti interventi sul personale, per garantire la piena funzionalità dei reparti e un’assistenza di qualità”.
E questo resta il punto centrale: il territorio si aspetta che ai nuovi macchinari seguano nuovi medici, tecnici e infermieri, perché senza persone nessuna innovazione è davvero completa.
Forse domani sarà il giorno giusto per rassicurare la comunità che l’Ospedale “Gravina” potrà finalmente rivendicare il ruolo che gli spetta — quello di presidio sanitario di riferimento, capace di garantire servizi a chi lo abita oggi e a chi, domani, potrà scegliere di vivere qui sapendo di trovare una sanità efficiente, vicina e di qualità.




