Il 21 Novembre dalle ore 18:00 a Mineo si terrà, presso l’Auditorium Giovanni Paolo II (Ex cinema “Fratelli Ialuna”), la proiezione del docufilm “Io sto con la sposa” del regista Gabriele Del Grande. L’evento è organizzato da un gruppo di giovani, con il patrocinio del Comune di Mineo e delle Parrocchie di Santa Agrippina, Santa Maria Maggiore e San Pietro. La visione del film è gratuita ma chiunque vorrà potrà donare una cifra simbolica e contribuire direttamente a sostenere una famiglia palestinese a Gaza in grave difficoltà, garantendo loro un aiuto vitale. “Al costo simbolico di un biglietto (l’equivalente di una proiezione gratuita), puoi compiere un gesto di enorme impatto umanitario” ha dichiarato il portavoce del gruppo “Mineo – Aiutiamo una famiglia a Gaza”, Fiodor Bonaviri, nonché promotore dell’iniziativa. Chiunque vuole può già effettuare una donazione su https://chuffed.org/project/144468-urgent-help-for-a-palestinian-family-in-gaza, un sito di raccolta fondi il cui profilo è stato creato da Emilie Sassot, una ragazza francese con cui Bonaviri è in contatto e con cui ha collaborato per la realizzazione della pagina per questa famiglia. “Perché un film adesso? Perché anche con quella che sembra essere una tregua, non bisogna spegnere i riflettori su Gaza. E noi lo facciamo accendendoli all’Auditorium Giovanni Paolo II per non dimenticare che è in corso una delle più grandi crisi umanitarie del mondo. La tregua non è la fine delle sofferenze. Migliaia di famiglie hanno perso tutto e affrontano la mancanza di beni essenziali come acqua, cibo e ripari. Non possiamo spegnere i riflettori, continuano i cittadini impegnati nella raccolta fondi. Finora sono già stati raccolti oltre 1.600,00 euro e uno degli obiettivi della raccolta fondi è quello di –far uscire i componenti della famiglia da Gaza attraverso un corridoio umanitario, per poi ospitarli qui in Sicilia. “Tutto è nato ad Aprile – spiega Bonaviri –. Quando questa signora che è negli Emirati Arabi Uniti mi contatta e mi dice che ha bisogno di aiuto perché la sua famiglia a Gaza ha grossi problemi per riuscire a trovare cibo. Uno dei fratelli è stato ucciso mentre andava a prendere la farina mentre l’altro fratello è stato colpito ad una gamba e non si può muovere. Quindi mi sono attivato per cercare di capire come fare perché inizialmente volevo raccogliere i soldi con Go found me ma poi ci sono state delle restrizioni e quindi non era facile. Poi ho trovato questa pagina Chuffe.org e nel frattempo – dal momento che questa signora aveva lanciato l’aiuto anche ad altre persone –mi sono messo in collegamento con un’altra persona francese che ha costruito la pagina”. “Adesso siamo partiti con questa raccolta fondi e stiamo cercando nel nostro piccolo di contribuire. Io ho sparso la voce a tutti e c’è chi ha accolto positivamente la cosa organizzando la proiezione del docufilm – spiega il portavoce del gruppo “Mineo – “Aiutiamo una famiglia a Gaza”. Nel frattempo Fiodor continua a ricevere messaggi di aiuto, come questo: “La mia famiglia vive a Gaza, precisamente nel nord dell Striscia, sotto assedio da parte dell’esercito israeliano che continua a bombardare, distruggere e commettere massacri. Stiamo soffrendo a causa della mancanza di cibo e dell’aumento vertiginoso dei prezzi: i bambini stanno iniziando a soffrire di malattie, tra cui la malnutrizione, a causa della mancanza di cibo e l’assenza di medicinali e attrezzature mediche. Mio fratello, che è rimasto ferito, soffre da mesi per la ferita alla gamba, e non ci sono nemmeno medicine per alleviare il dolore o per poterlo curare. Anche mia madre, che soffre di artrite reumatoide e pressione lata, non ha accesso a cure che possano aiutarla.
Salvo Stuto




