Sono passati poco più di cinque mesi dall’insediamento del sindaco Giuseppe Marino, e a Raddusa si iniziano a vedere i primi interventi concreti della nuova amministrazione. Tra le priorità figura il problema del randagismo, affrontato con un’ordinanza che punta a mettere in sicurezza il territorio e a sensibilizzare i cittadini sul rispetto delle regole, in particolare per i proprietari di cani. “Essere padroni responsabili è un dovere civico – ha ricordato Marino – e il decoro urbano parte dai piccoli gesti quotidiani.” Parallelamente si lavora con l’ASP per la sterilizzazione e microchippatura dei randagi, mentre si valuta il coinvolgimento di volontari e associazioni. Sul fronte dei lavori pubblici, il sindaco segnala la manutenzione della camera mortuaria e dei cancelli cimiteriali, la prossima rigenerazione urbana di un’ampia area del paese, i lavori su via Roma e via Mazzini, e la sistemazione della zona di fronte alla casa di cura. Sono già state sostituite oltre 80 lampade della pubblica illuminazione e si lavora a un progetto di finanza per ammodernare l’intera rete. Avviate anche le pratiche per sanare la zona artigianale, che sarà destinataria di fondi dell’Unione dei Comuni. Tra i progetti in corso figurano un nuovo pozzo comunale da 170 mila euro finanziato dalla Protezione Civile, il Centro di Raccolta Comunale, opere per la prevenzione del dissesto idrogeologico in via Scalo e l’efficientamento della palestra scolastica. “Certe cose sono ferme da trent’anni – ha concluso Marino – ma con costanza e collaborazione riusciremo a risolverle. C’è tanta carne sul fuoco, serve solo un po’ di pazienza.”
Salvatore Christian Parlacino



