Un sabato di impegno e solidarietà ha trasformato il parcheggio di via Peppino Alì in un laboratorio di cittadinanza attiva. Oltre trenta partecipanti, tra volontari, giovani, migranti, detenuti e cittadini impegnati nel sociale, hanno raccolto e differenziato circa 700 chili di rifiuti, destinati allo smaltimento secondo il calendario comunale. L’iniziativa, promossa da Plastic Free in collaborazione con Seconda Chance, è stata sostenuta dal Comune di Caltagirone e da associazioni locali come Cives, Kalta Street Eagles e Rotaract Club Caltagirone, con la partecipazione dei ragazzi del Servizio civile. Un’azione dal forte valore civico e umano, che ha unito mondi diversi attorno allo stesso obiettivo: prendersi cura della città e costruire inclusione. “Queste non sono semplici operazioni di pulizia – ha spiegato Verdiana Scivoli, referente di Plastic Free – ma esperienze di comunità, dove ecologia e solidarietà camminano insieme”. Dello stesso avviso Maurizio Nicita di Seconda Chance: “La presenza dei detenuti è stata un segno concreto di riscatto e partecipazione”. Eppure, accanto al plauso per l’iniziativa, emerge una riflessione inevitabile. L’area di via Peppino Alì, spesso soggetta all’abbandono di rifiuti, dovrebbe essere mantenuta pulita dai cittadini, che hanno il dovere di rispettare gli spazi comuni, e costantemente curata dalla ditta incaricata della pulizia urbana, che deve garantire interventi regolari ed efficaci. È infatti inaccettabile che a farsi carico del decoro urbano siano, ancora una volta, gruppi di volontari o cittadini di buona volontà.



