Venerdì scorso, presso l’Aula Consiliare del Comune di Vizzini, si è tenuta la conferenza di presentazione del nuovo Parco Letterario del Verismo che, sovvenzionato dall’Ars, interessa i territori di Vizzini, Mineo e Licodia Eubea, i quali diedero i natali e l’ispirazione ai due maggiori esponenti del Verismo: Giovanni Verga e Luigi Capuana. Sono intervenuti al convegno, oltre ai sindaci dei Comuni interessati, l’Assessore regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica, Andrea Messina; il Presidente Nazionale di ANCOS e UNCI, Paolo Ragusa; il responsabile dell’iniziativa per il Centro Studi C.E.S.T.A., Pietro La Rocca; e i discendenti dei due scrittori, la Signora Carla Verga e il Signor Carlo Capuana. L’obiettivo ultimo di questa ambiziosa iniziativa, come espresso in vario modo da tutti i relatori, è quello di valorizzare un territorio ricco di un vasto patrimonio paesaggistico, storico, architettonico e culturale, sfruttando quale volano l’eredità letteraria lasciataci da Verga e Capuana, che trassero la più parte della loro ispirazione, nonché le storie, le tradizioni, gli usi, l’ambientazione e l’humus proprio da questi territori. Come delucidato bene da La Rocca, partendo dal concetto di “paesaggio culturale”, il Parco Letterario necessita, per la sua messa in opera, di una serie di attività propedeutiche, quali la digitalizzazione dell’offerta turistica e dei sistemi di fruizione della stessa; l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico di cui faranno parte, oltre che delle figure specializzate, anche i discendenti dei due autori; il coinvolgimento degli operatori dei territori interessati (ristoratori, associazioni culturali, etc.); la redazione di protocolli e disciplinari a cui attenersi nello svolgimento delle varie attività. Un progetto dunque ambizioso e lungimirante che, se concretizzato in tutti i suoi punti, potrà rappresentare davvero un volano economico per questi territori bisognosi di occupazione e di un valido intervento che possa arrestare l’emorragia demografica in atto ormai da tempo.
Daiana Melfi