Secondo appuntamento con l’archeologia a Vizzini, sabato scorso nell’Aula Consiliare, a circa un anno di distanza dal primo incontro: l’evento ha offerto approfondimenti su recenti ritrovamenti archeologici nel territorio vizzinese. Nell’ambito di una convenzione siglata nel 2021 tra l’Università di Gottinga (Germania), il Comune di Vizzini e la Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania, già dall’anno scorso sono stati avviati degli scavi archeologici che hanno riportato alla luce, tra gli altri, i resti di quella che sembrerebbe una villa romana del II-III sec. I professori e gli studenti dell’università di Gottinga sono stati affiancati, nello scavo, dagli studenti di alcune classi della scuola superiore “Giovanni Verga” di Vizzini, nell’ambito del programma PCTO, oltreché dalla indispensabile partecipazione dell’associazione “SiciliAntica”. Il professor Bergemann, responsabile degli scavi, ha aggiornato l’uditorio sull’avanzamento degli scavi e dei relativi ritrovamenti. Due i siti scavati, uno in zona Santa Margherita, l’altro in zona Fiume Grande, entrambi ai piedi dell’abitato odierno. L’attività di ricerca si è avvalsa, prima dello scavo vero e proprio, di ausili tecnologici all’avanguardia, come le immagini da Maps e la magnetometria, che hanno permesso di individuare e portare alla luce una struttura di 31 metri per 15, in cui si conservano incredibilmente ancora (considerando la poca profondità a cui si trovavano i resti) alcune parti di uno splendido pavimento a mosaico, che, insieme a resti di ceramiche e tegole, consentono di datare la struttura al II-III sec., e di ipotizzare (viste le considerevoli dimensioni) si trattasse di una villa. Anche nel sito di Fiume Grande sono state scavate grandi strutture, con ritrovamenti di ceramiche, tra le quali i cocci di un’anfora conservatasi quasi integralmente. Il vice sindaco Di Benedetto ha preannunciato che uno dei locali della Cunziria verrà adibito ad Antiquarium, cioè spazio espositivo di tutti questi ritrovamenti. Una menzione speciale è stata riservata da Bergemann ai fratelli Cafici, i due illustri paletnologi vizzinesi, che nella seconda metà del XIX sec. condussero ampie ricerche che portarono a straordinarie scoperte sulla Vizzini preistorica.
Daiana Melfi