“Nelle intenzioni sarebbe dovuta essere un’assemblea tra docenti, per confrontarsi sui modi migliori per trattare la questione con i nostri studenti, ma proprio gli studenti, affluiti spontaneamente a centinaia, hanno trasformato l’incontro in una grande manifestazione di piazza – lo hanno dichiarato i docenti che assieme agli studenti di Caltagirone si sono ritrovati in piazza Municipio, prendendo parte allo sciopero indetto dall’USB in solidarietà con il popolo palestinese -. Come docenti, intendiamo chiarire che il nostro ruolo non si esaurisce nell’insegnare la storia, la matematica o le scienze. Noi abbiamo la responsabilità di formare cittadini consapevoli, critici e, soprattutto, empatici. E come possiamo chiedere ai nostri studenti di lottare per la giustizia e la dignità umana se noi stessi restiamo indifferenti di fronte a una delle più grandi tragedie del nostro tempo? Scioperare non è solo un atto di protesta, ma un’azione educativa potente. È la dimostrazione che i valori che insegniamo non sono parole vuote, ma principi per cui vale la pena agire. È l’opportunità di mostrare ai nostri studenti che l’educazione è uno strumento per il cambiamento sociale, che la scuola è un luogo dove si coltivano il senso civico e la solidarietà. Come docenti ci impegniamo ad approfondire e studiare la situazione di Gaza e della Palestina, per offrire ai nostri studenti strumenti critici di comprensione della complessità del presente; ci impegniamo a promuovere momenti di riflessione, confronto e formazione sul valore della pace, della convivenza e della solidarietà internazionale; ci impegniamo a coltivare nelle giovani generazioni la consapevolezza che la costruzione di un futuro più giusto e più umano passa attraverso il rifiuto della violenza e l’affermazione dei diritti di tutti e di tutte. Abbiamo apprezzato – concludono i docenti – che alla manifestazione sia intervenuto il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, che ha rivolto alla comunità parole chiare e forti di condanna del genocidio in atto e, insieme, di speranza per il futuro”.