La crisi idrica nella Piana di Mineo e in gran parte del Calatino raggiunge livelli drammatici, con gli agricoltori allo stremo e il sindaco Giuseppe Mistretta che definisce la situazione una “ennesima vergogna”. Nonostante i continui lavori di sistemazione delle condotte da parte del Consorzio di Bonifica, l’acqua non è ancora arrivata ai campi, lasciando le coltivazioni a secco dopo tre anni di siccità e danni ormai irreparabili. Il sindaco Mistretta ha espresso la sua profonda frustrazione: “Ancora una goccia d’acqua agli agricoltori della Piana di Mineo non è arrivata, e in gran parte del Calatino è lo stesso. I lavori del Consorzio di Bonifica continuano senza sosta, ma senza che una goccia d’acqua sia giunta. Vorrei capire come quest’acqua potrebbe arrivare nei prossimi giorni, questa è l’ennesima vergogna.” La situazione è aggravata dalla presenza di numerosi cantieri e rotture delle condotte. Il sindaco teme che, anche se l’acqua dovesse essere riaperta nelle prossime ore, molti agricoltori potrebbero vederla solo a partire dalla seconda metà di agosto, rendendo vani gli sforzi per salvare i raccolti. Di fronte a questa emergenza, il sindaco Mistretta ha annunciato l’intenzione di richiedere un incontro urgente con il Prefetto, convocando le associazioni di categoria, il commissario del Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale e tutti i sindaci del Calatino. L’obiettivo è ottenere risposte concrete e immediate per gli agricoltori, costretti a pagare le quote consortili e a subire l’aumento del costo per ettaro irriguo, senza aver beneficiato di alcun servizio. “I nostri agricoltori sono costretti a pagare le quote del Consorzio di Bonifica e a subire l’aumento del costo a ettaro irriguo, senza ancora aver visto una goccia d’acqua dopo tre anni di siccità e dopo che i danni sono diventati irreparabili,” ha concluso il sindaco. “È giusto che il commissario del Consorzio della Sicilia Orientale dia una risposta, ed è giusto che questa risposta l’abbiano i miei concittadini che vivono di agricoltura.”