Mineo ha appena salutato la VII edizione del Parnaso Siculo Book Fest, otto intense giornate che hanno trasformato la città in un vibrante centro di parole, storie e visioni. Il festival ha offerto un ricco programma di romanzi, poesie, racconti e conversazioni, guidando il pubblico attraverso i mondi interiori di autori, editori, musicisti e artisti. L’apertura, affidata alle mani di Antonino Navanzino con il suo Pinocchio di creta, ha simboleggiato la genesi delle storie, mentre la chiusura, una passeggiata nei luoghi degli uomini illustri, ha sottolineato il legame indissolubile tra cultura, territorio e identità. Ogni evento è stato un invito all’ascolto, ogni dialogo un ponte tra scrittori e lettori, e ogni nota musicale ha intrecciato le parole in nuove armonie. Il successo del festival è stato possibile grazie al sostegno di numerosi enti e individui: il Comune di Mineo, la Casa Museo e il Circolo di Cultura Luigi Capuana, la Parrocchia di San Pietro, sponsor, partner culturali e tecnici, e soprattutto il pubblico, che con la sua passione ha animato ogni serata. Le riflessioni conclusive del sindaco Giuseppe Mistretta, insieme a Rossana Disalvo, Antonio Catalano, Marco Terranova e Maria Agrippina Grosso, hanno offerto spunti cruciali per il futuro. L’ottava edizione del Parnaso Siculo è ancora da definire, richiedendo nuove idee, energie e una visione condivisa. Come dichiarato da Mario Luca Testa, “Grazie a chi ha letto con noi fin qui”: il Parnaso chiude un capitolo, ma il libro della cultura a Mineo resta aperto.