venerdì, Luglio 25, 2025
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Castel di Iudica: nuovo accesso all’Ordine degli avvocati di Roma, toga forense per Vittorio Ingrassia

Lo scorso 19 giugno, il dottore in legge Vittorio Ingrassia (nella foto), cittadino del Comune di Castel di Iudica – centro del Calatino-Sud Simeto – ha prestato giuramento presso l’Ordine degli avvocati della città capitolina, che ha sede nella prestigiosissima Suprema Corte di Cassazione, conseguendo così, ufficialmente, il titolo di professionista forense. All’età di ventisei anni, a seguito di un eccellente percorso di laurea magistrale in giurisprudenza svoltosi presso la PUL (Pontificia Università Lateranense) di Roma, traguardato il 21 giugno 2022 con la valutazione di 110 e lode, il giovane iudicense ha quindi concluso con profitto il periodo di pratica forense e superato l’esame di stato per l’esercizio della relativa professione il 21 maggio scorso, per poi prestare il suddetto giuramento e potersi dunque definire, ad oggi, a tutti gli effetti avvocato. Oltre ad esercitare la richiamata professione, il giovane giurista è anche studente di dottorato in Storia del diritto presso il medesimo Ateneo lateranense, nonché cultore della materia in Storia del diritto medievale e moderno alla Libera Università di Maria Ss. Assunta (breviter  LUMSA) e collaboratore della segreteria di redazione dell’autorevole Studia et Documenta Historiae et Iuris, rivista di ‘Fascia A’ che gode di fama internazionale. Alla domanda, posta dalla nostra redazione: «Come si sente ad aver raggiunto questo traguardo?», l’avvocato ha risposto: «Certamente felice. Sia l’esame di stato che in generale tutto il percorso sono stati davvero duri, e avercela fatta mi fa sentire di sicuro sollevato. Ma, contestualmente, mi sento anche gravato di una grande responsabilità, che è quella di onorare la toga e la professione». All’ulteriore domanda: «Cosa augura a se stesso per il suo futuro da professionista?», l’avvocato ha replicato: «Come dicevo, questa professione porta con sé grandi responsabilità. Un giurista, soprattutto se è anche un professionista forense, ha più di chiunque altro il dovere di muoversi entro i confini della legalità che, non di rado, risultano labili e sfumati. Il che rende il compito ancora più delicato. Inoltre, la mia categoria rappresenta spesso ‘l’ago della bilancia’ all’interno di logiche e rapporti interpersonali molto complessi, che mettono a dura prova le persone anche e soprattutto dal punto di vista umano. Per questo motivo, mi auguro di essere sempre competente, attento, corretto, leale, diligente e comprensivo verso i colleghi, i clienti e, in generale, tutte le persone in cui mi imbatterò nel mio percorso professionale». La redazione della Gazzetta del Calatino ringrazia l’avvocato Vittorio Ingrassia e gli augura una lunga e felice vita personale e professionale.

ALFIO AGATI

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