La raccolta delle firme, il cui avviso è apparso nella Gazzetta Ufficiale n. 95 del 23 aprile 2024 per il Referendum Costituzionale, ai fini di “Eliminare 500 miliardi di sprechi e mala politica” è stata prorogata fino a domenica 15 Dicembre 2024. Come si sa bisogna recarsi al Comune, Uffici Servizi Demografici, in cui si è elettore fornito di documento di riconoscimento. L’elenco dettagliato, per tagli di miliardi di euro, è stato predisposto da un’iniziativa popolare costituzionale che indica molti punti salienti che il Parlamento poi dovrebbe votare assegnando la futura destinazione. Innanzi tutto, e fra gli altri, è stato indicato l’enorme costo della Politica Nazionale e locale per ridurlo almeno di tredici miliardi. Rivedere pure gli sprechi per acquisti di servizi e beni della Pubblica Amministrazione (trenta miliardi). Vendere necessariamente gli immobili e terreni pubblici abbandonati (sessanta miliardi). Abolire gli Enti inutili (dieci miliardi). Eliminare le molte inadeguatezze dei servizi pubblici di trasporto (dodici miliardi). Velocizzare, con assunzioni, la Giustizia (quaranta miliardi). Riprendere le risorse degli Italiani dalle Fondazioni Bancarie (trentanove miliardi). Le proposte dei tagli servirebbero ad abbassare le tasse, abbattere il gravoso debito dello Stato che aumenta giornalmente a dismisura. Aiutare famiglie e supportare malati in difficoltà. Diminuire il tasso dei mutui. Avviare l’utilizzo dell’Energia Geotermica.
Francesco Montalto