Continua la lunga corsa contro il tempo o meglio contro la siccità, attivata la seconda pompa al biviere di Lentini, unico invaso non a secco della Sicilia orientale. L’acqua, circa 1000 litri al secondo, viene pompata nelle condotte del Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale in direzione calatino, mentre le tubazioni vanno gradualmente in pressione la lotta è contro le rotture fisiologiche, a fronteggiarle ben due squadre di manutentori, il dilemma è capire se si riuscirà ad arrivare a garantire almeno un irrigazione di soccorso anche alle assetate campagne del sud Simeto, la zona più colpita dalla siccità. Intanto altra novità è la possibilità che l’acqua che un tempo riforniva l’ex Cara di Mineo possa essere utilizzata per ristorare allevatori ed agricoltori in difficoltà, questa è la proposta che il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, aveva avanzato, anzi tempo, alla regione siciliana, infatti, giovedì, a Palermo, presso l’assessorato regionale all’agricoltura, comune, consorzio di bonifica, cabina di regia per la crisi idrica e la Pizzarotti Spa, proprietaria del pozzo e delle condotte, sono convocati per verificare la possibilità e sostenibilità dell’operazione. “Sarà occasione – ha detto il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta – per comprendere se l’acqua proveniente dal biviere possa arrivare sino alle comprensorio irriguo consortile di Mineo e del calatino in generale, oltre che mettere in campo ogni azione d’intermediazione affinché si possa concretizzare la fornitura idrica della Pizzarotti, qualche decina di litri al secondo, pochi ma in uno scenario apocalittico rimane pur sempre una piccola speranza.” afferma Mistretta e continua “rappresenta anche un’occasione per la Pizzarotti di aiutare un territorio che nei suoi riguardi è stato sempre disponibile, per questo motivo l’invito alle parti in causa è ad essere concilianti e fare presto”. Foto tratta da Facebook scattata dall’Agronomo Corrado Vigo.