giovedì, Marzo 28, 2024
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Vizzini: lettera aperta del consigliere Reale al sindaco Salvatore Ferraro

Non si è lasciata attendere la risposta del consigliere Reale alle dichiarazioni che l’amministrazione comunale ha rilasciato mercoledì 4 gennaio in pubblica piazza; dichiarazioni che hanno chiamato in causa l’opposizione tutta e gli ex consiglieri di maggioranza in particolare. In una lettera aperta indirizzata al sindaco, affissa ai muri della città, Reale risponde alle accuse (che lui stesso scrive mossegli dal sindaco) di essere un poltronista: “Sono stato accusato di essere un poltronista…faccio fatica a ricordare quando e in che occasione io ti abbia chiesto qualcosa… Anzi non lo ricordo, perché lungi da me utilizzare la politica per fini personali, né per me, né per i miei amici o parenti.” Reale prosegue dicendo di essere stato “pregato” per entrare a far parte di una squadra politica che avrebbe dovuto fare la rivoluzione, e di essere stato cercato proprio per la sua rettitudine. Continua definendo il sindaco “mistificatore”, “Pinocchio”, “meschino” per averlo accusato di essere un assenteista, pur essendo a conoscenza dei problemi di salute che lo avevano tenuto lontano dai suoi impegni amministrativi. Sottolinea i motivi del suo allontanamento: “non essere messo a conoscenza dei programmi e delle azioni dell’amministrazione”. In calce alla lettera, il consigliere conclude che il giornale e la giornalista che hanno pubblicato un articolo in merito al discorso del sindaco, avrebbero dato un’interpretazione fallace e diffamatoria nei suoi confronti. Quel giornale, e quella giornalista, tengono a chiarire che nulla di ciò che è stato scritto è frutto né di personali interpretazioni, né tanto meno di un attacco voluto alla rettitudine morale e politica del consigliere Reale (e di tutti gli altri), che tale resta fino a prova contraria. L’articolo aveva lo scopo esclusivo di fare cronaca, super partes, così come era accaduto in un precedente articolo in cui era stata riportata (sempre per dovere di cronaca) la dichiarazione dell’ex assessore, contenente una serie di irregolarità contestate al sindaco, e se le cose scritte e pubblicate possono aver in qualche modo offeso le persone in questione, gli autori non hanno alcun problema a fare ammenda.

Daiana Melfi

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