giovedì, Aprile 18, 2024
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Caltagirone: tavolo tecnico sul Canone unico patrimoniale, assenti e critici i consiglieri del centrodestra

“È dovere istituzionale, ancorché politico, dei consiglieri Comunali di Opposizione rassegnare aperto e manifesto dissenso all’operato dell’amministrazione nella gestione del Canone Unico Patrimoniale. Gestione che ha determinato estremo malcontento nella nostra comunità dovuto all’aumento spropositato delle tariffe di concessione del suolo pubblico ed in particolare del passo carrabile. È necessario premettere che con delibera n. 27 del 29.06.2022, il Consiglio Comunale di Caltagirone ha approvato il regolamento che disciplina l’applicazione del Canone Unico Patrimoniale che sostituisce le vecchie imposte della TOSAP  – COSAP – ICPDPA – CIMP – ed il canone di cui all’art. 27 CdS). Nei giorni passati il sindaco, in più occasioni sia pubbliche che istituzionali, per giustificare l’aumento delle tariffe ha spesso alluso ha una corresponsabilità del Consiglio Comunale che ha adottato il regolamento”. Lo scrivono i Consiglieri comunali di maggioranza in merito alla convocazione di un tavolo tecnico convocato dal sindaco di Caltagirone avente ad oggetto “il Canone Unico Patrimoniale da trattare alla presenza di tutti i Consiglieri Comunali, del Segretario Generale, del Ragioniere Generale, del collegio dei Revisori dei Conti, dei rappresentanti della Confcommercio, della Confesercenti, della Confartigianato e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti”. “La determinazione delle tariffe è di competenza esclusiva dell’Amministrazione Comunale – scrivono i Consiglieri comunali di maggioranza che evidenziano come “il tavolo tecnico non risulta convocato quale momento di confronto dialettico costruttivo, bensì, come specchietto per le allodole, quale strumento di avallo e garanzia dell’operato dell’amministrazione”. “L’aumento delle tariffe deliberato dall’amministrazione Comunale – continuano i Consiglieri di maggioranza – non rappresenta un pareggio delle entrate scorse e neppure un adeguamento alla legge nazionale, ma è una dolosa scelta di aggravio fiscale e contributivo ai danni di una comunità già dilaniata e martoriata da una difficile momento storico. Nonostante la legge prevede per l’ente in dissesto la possibilità di deliberare anche agevolazioni e riduzioni per imposte e tasse questa amministrazione comunale  ha deliberatamente deciso di aumentare ai danni dei cittadini Caltagironesi, il costo degli oneri concessori”. Per tutti i motivi esposti “si ritiene irricevibile l’invito ad un tavolo tecnico da parte di chi ha bollato la delibera di C.C. n. 39/2022 come foriera di squilibri di bilancio, non accettabile l’invito di chi con le proprie premesse ha già condizionato l’esito dei lavori, non accettabile l’invito da parte di chi non si assume le responsabilità del proprio agire politico”. Al tavolo tecnico (nella foto) hanno partecipato le organizzazioni di categoria (per la Confcommercio, il vicepresidente provinciale Rosario Bruno e il presidente locale Carmelo Scalzo; per la Confesercenti il responsabile calatino Filippo Guzzardi; per la Confartigianato il presidente territoriale Francesco Navanzino), il Collegio dei revisori dei conti, l’Ordine dei dottori commercialisti, i dirigenti del Comune e i consiglieri comunali di centrosinistra, ringraziati dal sindaco Fabio Roccuzzo, per la partecipazione ribadendo che “l’aliquota del Canone unico e le tariffe dei passi carrabili non sono il frutto di una determinazione discrezionale dell’Amministrazione, ma la necessaria e ineludibile conseguenza del l’osservanza delle norme assicurando “un maggiore coinvolgimento” delle stesse nelle varie iniziative. Prevista dai rappresentanti delle associazioni la presentazione di una formale richiesta di “annullamento della delibera con cui, lo scorso 29 giugno, il Consiglio ha approvato il regolamento che disciplina l’applicazione del Canone unico patrimoniale, ciò perché essa sarebbe viziata dalla mancata concertazione con le stesse organizzazioni”.

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