“Se nella bolletta riferita al mese di luglio, un bar si vede balzare il costo dell’energia dai 5mila euro dello scorso anno ai 17mila euro di oggi, si capisce bene che non ce la può fare. In questi giorni, tra l’altro, è arrivata anche la comunicazione della banca che annuncia l’aumento unilaterale dei costi delle commissioni sui pagamenti elettronici. E tutto ciò in un periodo in cui gli incassi calano mediamente del 10-15% visto che le famiglie spendono di meno mentre i costi raddoppiano e anche più. In queste condizioni, è impossibile lavorare”. Lo dichiara il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti (nella foto), che sintetizza in questi termini lo stato d’animo di molti imprenditori che in questi giorni si trovano a fronteggiare una situazione non più gestibile a causa dell’aumento di tutti i costi e delle utenze, soprattutto sul fronte energetico. “Il caro energia sta diventando una emergenza prioritaria, con ripercussioni dirette pesantissime sulle imprese e sull’inflazione – continua Manenti -. Le nostre imprese sono nuovamente a rischio chiusura, con tutto ciò che ne consegue. Avanzeremo proposte specifiche per soluzioni che anche a livello regionale possano essere intraprese con urgenza. Chiederemo agli istituti bancari di attivare delle convenzioni a livello regionale. Abbiamo, però, bisogno della collaborazione di tutti per affrontare il problema e trovare le giuste soluzioni a livello regionale nonostante la campagna elettorale in corso. Su cosa si basa la politica se non provare a dare risposte a chi si trova in difficoltà? Se non si cambia subito verso, ci attende un autunno difficile da affrontare. E dopo due anni di pandemia, non se ne sente affatto il bisogno”.