giovedì, Ottobre 24, 2024
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Raddusa: al campo sportivo un murales realizzato dai ragazzi del Centro di Accoglienza

Il Centro di Accoglienza Sai-Vizzini Ordinari di Raddusa, coordinato dalla dott.ssa Gaetana Pagana, ha festeggiato la ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato istituita nel 2000 dalle Nazioni Unite per ricordare le persone costrette a fuggire dai loro paesi a causa delle persecuzioni, delle guerre, delle torture e delle violazione dei diritti umani. La manifestazione, che si è svolta presso l’avveniristico stadio Comunale “Angelina Arena” di Raddusa, è stata caratterizzata dalla cerimonia di inaugurazione  del Murales realizzato dai numerosi ragazzi ospiti del suddetto Centro di Accoglienza attraverso un apposito “Laboratorio Murales”. Tra le persone intervenute è stata registrata la presenza delle massime autorità cittadine tra cui: il Parroco Don Mauro Ciurca, che ha officiato la benedizione del Murales; il Comandante della Stazione dei Carabinieri Maresciallo Pasquale Todisco; il Legale del Centro dott.ssa Paola Pinna; i Consiglieri Comunali Carmela Pagana e Irma Ciurca.  Il numeroso pubblico presente si è  mescolato ai 31 giovani migranti ospiti delle tre sedi del Centro di Raddusa e, in segno di solidarietà e di affetto, ha festeggiato l’evento con gioia insieme a loro. Alla conclusione della manifestazione gli stessi ragazzi ospiti del Centro Sai-V. Ordinari  di Raddusa, hanno dato vita ad un interessante mini torneo di calcio che ha messo in grande evidenza la bravura di alcuni di essi. I ragazzi hanno socializzato con gli ospiti presenti i quali, in assoluta amicizia, hanno degustato con loro i piatti tipici e i dolci offerti dalla Direzione del Centro di Accoglienza che ha organizzato la bellissima manifestazione. In definitiva è stata una festa generale e, per tutti i 31 ragazzi  ospiti del Centro, una magnifica esperienza d’integrazione. Nella foto la dott.ssa Gaetana Pagana, coordinatrice del gruppo, presenta al pubblico gli autori del Murales (nel riquadro) realizzato in un muro di cinta all’interno dello stadio “Angelina Arena”.

Francesco Grassia

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