giovedì, Ottobre 24, 2024
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Rete Sociale Attiva, j’accuse alle Poste: «Una vergogna le code agli esterni»

«Il Governo nazionale ha imposto, a suon di decreti, un’impressionante serie di nuove regole, che hanno stravolto l’idea stessa di socialità e sicurezza. Da queste misure, tuttavia, sembrerebbero escluse le Poste Italiane, che per evitare la diffusione del virus, in piena autonomia, obbligano i loro utenti a rimanere all’esterno dei loro uffici, creando assembramenti».
Lo ha dichiarato, in una nota, l’Associazione Rete Sociale Attiva con il suo presidente regionale per la Sicilia, dott. Andrea Monteleone, che ha chiesto, con i responsabili delle sedi provinciali, un tempestivo intervento per la soluzione del problema delle lunghe code esterne degli utenti, «affinchè tale mancanza di controllo e sicurezza non si trasformi in ulteriore veicolo di contagio, mettendo a rischio tutta la popolazione siciliana».
Secondo l’associazione, «l’azienda Poste Italiane non ha nemmeno ritenuto necessario posizionare un distributore dei turni all’esterno degli uffici, costringendo gli utenti ad arrangiarsi con ridicoli foglietti volanti, appesi in prossimità degli ingressi. Questo sistema causa anche litigi e discussioni, in grado soltanto di esasperare gli animi degli utenti».
Tale stato nuoce anche agli addetti agli sportelli, che a causa di queste elevate e continue tensioni sociali, scatenate da una gestione sicuramente errata, svolgeranno male il proprio lavoro e saranno soggetti a pesanti stress.
«Riceviamo conferma da tanti utenti, infine, che la famosa App postale, tanto sbandierata come la panacea di tutti i mali, nella realtà – ha concluso la direzione regionale di Rsa Sicilia – non funziona nel modo sperato». E tutto questo è francamente inaccettabile in tempo di piena emergenza.

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