Con una lettera indirizzata al presidente della Regione Renato Schifani, al presidente dell’ARS Giuseppe Galvagno e ai capigruppo parlamentari, il coordinatore di Confimprese Sicilia, Giovanni Felice, rilancia l’urgenza di una legge regionale sulla trasparenza. “Gli eventi recenti che hanno coinvolto amministrazione, burocrazia e governance delle partecipate – afferma Felice (nella foto) – hanno scosso profondamente la fiducia di cittadini e imprese. Non possiamo limitarci all’indignazione: servono risposte chiare e strutturali”. Per Confimprese, la via è una normativa che regoli in modo pubblico e tracciabile i rapporti tra politica, amministrazione e portatori di interesse. La legge, sottolinea Felice, non deve criminalizzare il confronto democratico, ma renderlo trasparente e paritario. Tra i pilastri indicati: un registro obbligatorio dei portatori di interesse, l’agenda pubblica di incontri, un codice etico vincolante, regole per le consultazioni su atti rilevanti e sanzioni effettive. Obiettivi: trasparenza, tracciabilità, pari accesso e legalità. “È il momento del coraggio – conclude –. Una riforma così darebbe un segnale forte che la Sicilia vuole prevenire e contrastare la corruzione”. Confimprese Sicilia offre collaborazione e un proprio schema normativo a supporto del legislatore.




