La città natale di don Luigi Sturzo si prepara a ospitare due giornate intense, venerdì 27 e sabato 28 giugno, dedicate all’approfondimento del tema “L’Umanesimo Cristiano non è artificiale!”. L’evento si svolgerà nelle due “case” simbolo del sacerdote e statista: il Palazzo di Città e il Casale di famiglia. Promossa dall’Associazione “AnimAzione” e dalla Fondazione “Istituto di promozione umana Mons. F. Di Vincenzo ETS”, la manifestazione si aprirà venerdì 27 giugno alle 16:30, nel Salone “Mario Scelba” del Palazzo di Città, con un convegno. Dopo i saluti del sindaco Fabio Roccuzzo e del vescovo Calogero Peri, la giornalista RAI Ilenia Petracalvina modererà gli interventi di personalità di spicco come Salvatore Martinez, il Cardinale Angelo Bagnasco, Francesco Bonini (Rettore LUMSA), Alessandra Bruni (Presidente ENAV SpA) e Alessandro Della Zoppa (Capo Rinnovabili ENI Plenitude). Il dibattito si concentrerà sulle nuove sfide degli ecosistemi comunitari e dell’innovazione tecnologica ambientale. La serata di venerdì, alle 20:30, vedrà la monumentale Scala Santa Maria del Monte trasformarsi nel palcoscenico del Recital d’Autore “Una è la verità: la vita dell’amore” (don Luigi Sturzo). Un’inedita biografia per immagini e suoni del sacerdote-prosindaco di Caltagirone, animata dalle esibizioni della sand artist Stefania Bruno e del cantautore Mario Incudine. L’ingresso è gratuito. La giornata conclusiva, sabato 28 giugno, si terrà a partire dalle 10:00 nel Fondo rurale Sturzo, in contrada Russa dei Boschi. Qui sarà presentato il Parco del Mediterraneo dell’Innovazione Tecnologico-Ambientale e dell’Ecologia dell’Umano. Questa “Opera segno”, come sottolineato dai promotori, sorgerà nella proprietà terriera della famiglia Sturzo, grazie alla collaborazione tra istituzioni private e imprenditori italiani e stranieri. Il parco ospiterà installazioni innovative nei settori energetico, dell’agricoltura di precisione e sociale, con produzioni agrivoltaiche e aeroponiche, e una sezione dedicata alla ricerca e sperimentazione sul genoma olivicolo mediterraneo. L’evento si concluderà con la messa a dimora di tre cultivar di ulivo provenienti da Tunisia, Grecia e Spagna nell’oliveto storico del Fondo Sturzo, alla presenza di rappresentanze istituzionali dei rispettivi Paesi.