venerdì, Aprile 19, 2024
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Perdite del 40% nelle reti idriche della Sicilia. Per Compagnone soluzione con il sistema del risparmio, riduzione e riuso

“Le perdite nelle reti sono stimate intorno al 40% circa della risorsa idrica. In questo senso, dunque, è fondamentale un’adeguata gestione e manutenzione delle reti, degli invasi e delle dighe rispetto alla dissalazione, che, invece, oltre ad avere un costo elevato, produce inquinamento. Le tre R sono le iniziali di risparmio dell’acqua, che spetta ai cittadini mediante buone pratiche; riduzione delle perdite e riuso dei reflui che, invece, spettano alle istituzioni”. E’ quanto dichiara il senatore Giuseppe Compagnone (nell’immagine) consulente dell’assessorato regionale Acqua, rifiuti ed energia retto dall’onorevole Roberto Di Mauro in merito alla crisi idrica dovuta anche alle sostanziali perdite nella rete di distribuzione che dovrebbero essere ridotte “attraverso una corretta gestione delle ATI e grazie alla manutenzione straordinaria delle reti e  delle dighe, che in Sicilia sono addirittura 32. Un lavoro intelligente e, soprattutto, utile – continua Compagnone – può essere svolto attraverso il riuso delle acque reflue, che garantiscono una portata costante e conosciuta dagli stessi comuni e che grazie alla norma approvata nella precedente amministrazione regionale, proprio su mia proposta, permetterà alle ATI ( unione dei Comuni ) di presentare progetti per la costruzione di impianti di “affinamento” finanziati dalla Comunità europea. Quest’ultimi potranno garantire una costante offerta di acqua per l’agricoltura, l’industria e per i vari usi civici e permetteranno di risparmiare ingenti quantità d’acqua potabile che serve ai cittadini”.

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