“Nessuna ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato è stata trasmessa, nel termine perentorio di tre mesi fissato dalla legge, dal ragioniere generale (che ha sostenuto non essercene le condizioni) alla Giunta e questa si è limitata a prenderne atto con delibera dell’11 gennaio. Dall’azione di questa Amministrazione non emergono tentativi efficaci né per evitare il dissesto finanziario, né per ristabilire l’equilibrio economico – finanziario dell’Ente”. E’ quanto sottolineato dalla mozione presentata dai consiglieri del centrodestra riguardante “la mancata trasmissione all’assise di un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato” che è stata approvata dal Consiglio comunale con 10 voti favorevoli (centrodestra) e 8 contrari (centrosinistra). Il sindaco, con lo stesso documento, è stato anche “invitato” a “revocare la propria delega al Bilancio per il fallimento dimostrato dalla mancata individuazione di soluzioni e a rimettere il proprio mandato da primo cittadino” ed a chiedere al Collegio dei revisori dei conti di esprimere parere tecnico sulla relazione del ragioniere generale; a trasmettere la mozione alla Commissione per la stabilità finanziaria per gli enti locali presso il Ministero dell’Interno, all’assessorato regionale delle Autonomie locali e alla Corte dei Conti; a revocare il mandato al proprio consulente di fiducia, esperto in materia economico-finanziaria, per non avere elaborato un piano di riequilibrio finanziario pluriennale (predissesto), per non avere trovato alternative alla dichiarazione di dissesto finanziario e non avere supportato il ragioniere generale nella predisposizione di un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”. Il sindaco Roccuzzo ha risposto precisando che: “Il Comune non è nelle condizioni di approvare, in questo momento, l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per due ragioni: la prima è perché quella del dissesto non è stata una scelta politica, ma dovuta al fatto che questa Amministrazione ha ereditato un disavanzo di 63 milioni di euro certificato dai revisori dei conti; la seconda perché a dicembre, quando stavamo chiudendo l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, il legislatore nazionale ha modificato l’articolo 255 del Testo unico degli enti locali che ha trasferito la gestione delle anticipazioni delle liquidità dall’organo straordinario di liquidazione alla gestione ordinaria. Questo significa che ogni anno il Comune si ritrova un ulteriore indebitamento, in termini di disavanzo, di due milioni e mezzo di euro che non consente di chiudere il Bilancio”.