«Nella qualità di difensore dell’arch. Sergio Gruttadauria, manifesto ampia soddisfazione nell’aver appreso dell’archiviazione del procedimento relativo all’ultimo avviso di garanzia, da parte del Gip del Tribunale di Catania, in ordine a un presunto voto di scambio».
Lo ha dichiarato l’avv. Giovanni Grasso, riferendo della caducazione dell’ipotesi di reato di cui all’art. 416 ter del Codice penale per le elezioni amministrative del Comune di Caltagirone del 2016, la cui fattispecie non ha trovato alcun riscontro nelle indagini di rilievo penale. Il procedimento, fino all’attuale archiviazione, era scaturito dalle dichiarazioni, non supportate da alcun elemento, da parte di un soggetto, Alfredo Palio, con il quale l’ex amministratore e candidato, Gruttadauria, non aveva mai avuto a che fare.
Secondo l’avv. Grasso, «Gruttadauria ha professato sin da subito la sua innocenza e la difesa aveva dimostrato l’assenza di rapporti con il soggetto che lo aveva chiamato in causa, oltre che, un comportamento corretto e trasparente nello svolgimento dell’incarico di assessore e vicesindaco. Nessuna richiesta di voti, quindi, da parte di Gruttadauria alla criminalità organizzata calatina e nessun appoggio elettorale da parte della stessa. È quanto emerge dalla richiesta di archiviazione della Procura e dal provvedimento del Gip».
Il Gip del Tribunale di Catania, accogliendo la richiesta di archiviazione formulata dal Pubblico ministero, ha ritenuto che la notizia di reato a carico di Gruttadauria «deve ritenersi infondata in quanto gli elementi acquisiti nel corso delle indagini non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio, perché non supportati da adeguati riscontri». La stessa autorità giudiziaria ha aggiunto che nei confronti dello stesso indagato «non può dirsi emerso un quadro circostanziale idoneo a fondare una valutazione complessiva di tale consistenza da trasformarsi in elementi di prova a supportare validamente l’esercizio dell’azione penale».
Gruttadauria, sorpreso e rammaricato dalla notizia delle indagini a suo carico, ha sempre avuto fiducia nell’operato degli inquirenti e della magistratura. «Sono stati mesi difficili per l’uomo e per il politico, che adesso – ha concluso l’avv. Grasso – si sono conclusi con un provvedimento che rende piena giustizia all’operato corretto e trasparente dell’ex amministratore e candidato».