Durante la sera dell’Immacolata, la Sicilia orientale è stata interessata da una scossa di terremoto, avvertita chiaramente in territorio calatino ma giunta fino al palermitano e, addirittura, all’isola di Malta. Una magnitudo considerevole, tra i 4 e i 4.5, con epicentro nel territorio di Mazzarrone, abbastanza alta da generare attimi di paura davanti al tremito dei lampadari e allo spaventosissimo rumore della terra che si muove. Non sembrano esserci stati danni, ma il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo non ha perso tempo, si è confrontato con i comuni vicini ed ha immediatamente ordinato dei sopralluoghi, soprattutto negli istituti scolastici, e la protezione civile sta svolgendo fondamentali azioni di monitoraggio. Si registra il crollo di una casa già pericolante con conseguenti problemi per le famiglie che vivono nella zona vicina con il possibile rischio di sgombero. Su Twitter, l’hashtag “terremoto” è andato subito in tendenza e, oltre allo sconcerto generale, diversi utenti hanno fatto più o meno ironicamente notare come quella della scossa sia quasi diventata una “tradizione dicembrina”: diversi eventi sismici di magnitudine simile si erano verificati nel catanese durante lo scorso periodo natalizio, e la popolazione si mostra preoccupata davanti alla sgradevole puntualità con cui il fenomeno si è ripresentato. La notte è poi passata tranquillamente, ma la paura che la cosa potesse ripetersi non ha potuto che turbare il sonno e la quiete dei cittadini.
Giovanni Salonia