venerdì, Aprile 19, 2024
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Caltagirone: criticità della sanità territoriale, il Movimento Per L’Autonomia della città scrive al sindaco Roccuzzo

“La sanità a Caltagirone subisce, più che nel resto del Paese, purtroppo, le criticità derivanti dalla inadeguatezza dei presidi medici e dalla carenza di medici specializzati, versando pertanto in una situazione di grave disagio. Il tema della sanità non deve essere ridotto ad un mero argomento da affrontare esclusivamente in campagna elettorale ma deve invece costituire una priorità costante della politica a tutti i suoi livelli”. Lo scrive un documento firmato da Movimento Per L’Autonomia – Caltagirone. “Il sindaco Roccuzzo – continua la nota stampa – con determina sindacale n° 121 del 17-12-2021 ha istituito l’ “OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA SANITÀ’ DEL CALATINO” nominando quale coordinatore il Dott. Biagio Nativo (persona assolutamente stimata) e rinviando ad altra determina sindacale, ancora non emessa, la composizione del predetto osservatorio.
Di fatto, quindi, ci troviamo di fronte ad una operazione politica messa in scena per motivi che possono essere facilmente intesi”. Alla luce di quanto il Movimento Per L’Autonomia – Caltagirone si rivolge direttamente al Sig. Sindaco: “Lei è la massima autorità locale chiamata a garantire ai cittadini il buon funzionamento dei presidi sanitari per la tutela della salute dei cittadini di Caltagirone. Non possiamo accettare che tale compito venga demandato, per opportunità politiche, ad altri soggetti. Le chiediamo di coinvolgere il consiglio comunale e tutte le forze politiche in un’azione corale e congiunta a salvaguardia del nostro Ospedale e di essere in questa azione elemento di unione e non di divisione politica. Se così sarà troverà nel nostro movimento politico la massima disponibilità a difesa del nostro ospedale. In caso contrario non consentiremo a nessuno di utilizzare il tema della sanità pubblica come pretesto per sterili attacchi da campagna elettorale che avrebbero come unico risultato quello di indebolire ancor di più in nostro ospedale!”

 

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