La quasi naturale vocazione a depositare rifiuti in qualsiasi angolo del paese non trova ostacoli o limiti, incoraggiata dalla assenza di controlli. Quindi rifiuti ovunque, all’interno e all’esterno del paese, e la campagna è il grande contenitore di questi “esemplari” comportamenti, e qualche turista ha postato su fb che non tornerà a rivedere questo paese malgrado il patrimonio architettonico invidiabile e non adeguatamente valorizzato. A fronteggiare questa emergenza rifiuti, un gruppo di volontari (pochi ma buoni) si sono posti l’obiettivo di ripulire la zona nuova del paese non esente da depositi spontanei di spazzatura in ogni angolo. E dopo il monumento ai caduti di tutte le guerre si sono volti con le armi della volontà’ e con la competenza acquisita sul campo, sotto il sole cocente, a liberare dall’infinita immondizia il viale Europa, compresa la piccola costruzione, probabile reperto dell’ex secondaria, e sino ad arrivare a quello che resta della fontana imperiale degli Asburgo d’Austria. E in tre ore di lavoro hanno raccolto sei sacchi di bottiglie di alcolici, 4 di plastica e 4 di indifferenziata. Come ha sottolineato lo storico Mimmo Anfora, nel gruppo dei pulizieri, nessuno pensa di risolvere il problema con questo “semel in anno”, ma di riproporlo assieme a quello del disordine del traffico e dell’inquinamento. Inoltre afferma Salvatore Ferraro, mancato sindaco alle ultime elezioni amministrative ed esperto puliziere di altre zone del paese, non è stata creata una task force per risolvere il problema né risultano sanzioni elevate contro i trasgressori. Sotto tale profilo il paese, nella zona, è un unicum, un’enclave ove la pulizia assieme ad altro rimane ed è un optional, ma rimane un’isola antiecologica che non accetta correzioni: sta bene così.
Gregorio Busacca