martedì, Dicembre 3, 2024
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Sigonella, la main base per i nuovi “gioielli” di morte della Nato

   Cinque droni per le prossime guerre della Nato. Sono i Phoenix del nuovo sistema di sorveglianza terrestre Ags, gioielli di morte del complesso militare-industriale statunitense, schierati da qualche mese nello scalo di Sigonella.
   La stazione aeronavale siciliana è stata scelta infatti come main base e centro di comando e controllo dei velivoli senza pilota che possono operare dall’Oceano Atlantico al Medio oriente, dal Baltico sino al Sud Africa. Per l’ambizioso e costosissimo programma dell’Alleanza Atlantica sono in corso imponenti lavori infrastrutturali che cambieranno il volto di Sigonella.
   In cantiere la realizzazione di 14 edifici in una superficie complessiva di 26.700 metri quadrati, per ospitare centrali radio, uffici, caserme, hangar e officine di manutenzione dei droni Nato. I lavori per la stazione Ags sono stati affidati nel maggio 2018 all’Astaldi S.p.A. di Roma, una delle maggiori società di costruzioni italiane con interessi un po’ in tutto il mondo, finanziata da alcuni gruppi bancari.
Antonio Mazzeo

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