Un appello al Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, e alle varie istituzioni competenti in ogni Regione italiana, per dare intanto maggior vigore alla campagna di promozione istituzionale per l’uva da tavola e poi per chiedere di attivarsi allo scopo di ‘risarcire’ tutti quei produttori di uva da tavola che sono costretti loro malgrado di portarla al macero, resa invendibile dalle inattese avversità atmosferiche o dalle disastrose malattie che imperversano in agricoltura, viene lanciato dal responsabile della UILA-UIL di Mazzarrone, Salvatore Secolo, sindacalista e già consigliere comunale, secondo il quale “le inefficienze della filiera dell’uva da tavola stanno mettendo in crisi un comparto strategico per l’agricoltura italiana, danneggiando esclusivamente agricoltori. Secondo il sindacalista “le aziende lamentano una remunerazione che non copre i costi di produzione, complicando i problemi che depauperano la redditività della viticoltura. La campagna 2020 si è rivelata molto complessa nelle principali regioni produttrici del Paese, Sicilia e Puglia che rappresentano il 90% dei 46.000 ettari coltivati in Italia. E molto spesso i produttori sono costretti a lasciare sulle piante i prodotti del loro lavoro e dei loro sacrifici. Oppure devono portare la propria uva da tavola al macero, dove viene pagata quel poco che basta per rifarsi delle spese sostenute solo per la raccolta, se non di meno”.